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Quando Quino era piccolo, festeggiavamo i suoi compleanni al mac di ponte testaccio, semplicemente perché era un punto di ritrovo comodo per le famiglie dei suoi compagni di scuola, tutte dislocate tra testaccio e trastevere. Il compleanno noi lo sentivamo come un derby. Quino poi si divertiva come un pazzo, o almeno, vestiva i panni di chi ti dimostra che si sta divertendo per gratitudine ed educazione, anche se magari, se conosco i miei polli, avrebbe preferito una stanza silenziosa, un blocco, una matita. Una volta ha fatto una richiesta all’animatore, di ascoltare Thriller di Michael Jackson. Me lo ricordo ancora, il momento di Thriller. Stasera, uscito tardi dalle lezioni in accademia, ci sono andato a mangiare a quel Mac, da solo, mentre facevo bilanci di vita su bilanci di vita, soppesando le incomprensioni, le delusioni e i rimpianti come fossero mcnuggets di pollo, e leggevo, distrattamente, le analisi sportive di ultimo uomo. Qualche sera fa invece, ci ho visto Nicholas con Vittoria e un’altra ragazza, che aspettavano l’ordine davanti al bancone. E bravo Nick. Chiaramente sono scappato via senza farmi vedere. Sono due bravi ragazzi Quino e Nick, abbiamo fatto un buon lavoro. Quando gli ho chiesto come fosse andato il suo double date Nick mi ha detto, dal mac sembra non abbiano abbastanza soldi per metterci anche il gusto, nei panini.
Ma riflettevo anche sul fatto che questo mac donald’s, senza che nessuno di noi sia particolarmente pazzo di fast food, anzi, abbia rappresentato così tanto nella nostra sghemba narrativa. O più probabilmente sono così esaurito, così appeso a un filo, che anche le superfici di fòrmica mi commuovono.
Ad ogni modo, se lasciamo che le versioni peggiori di noi stessi tornino a galla ad ogni difficoltà, se cediamo ai clichés di ciò che gli altri si aspettano sempre da noi, allora quel che c’è da vivere sarà salita, salita e giorni di pioggia. Non cedere alla paura, cowboy.
Oggi guardando una foto scattata da una mia studentessa mi sono ricordato che nei dipinti giapponesi dell’età di Edo i pittori di maniera inserivano sempre una figura ai margini del quadro, immortalati nell’atto di uscirne. Disinteressati all’azione principale, che invece occupa il più della tela. Ho chiesto alla classe, perché secondo voi? E una ragazza dall’ultima fila mi a detto: “significa che non è finita lì”. Ai margini della storia che assorbe tutte le nostre energie e monopolizza la nostra attenzione c’è altro.
Mi ha lasciato: non è finita lì.
Ho perso il posto: non è finita lì.
Ho perso una persona cara: non è finita lì.
Non so come fare: non è finita lì.
È giusto ricordarlo alla metà di questo mese di Novembre, alle porte dell’inverno, quando la terra si riposa, e anche noi dobbiamo prepararci a un piccolo letargo.
Ecco, ma prima, concediamoci una bella pausa con un workshop, una residenza, un pop up e un’asta al buio senza notaio. Cominciamo con residenza d’artista: per il mese di Dicembre, La fotografa canadese Alexandra Waespi sarà nostra ospite. Straordinariamente: il 13 e 14 aprirà la sua pratica a un pubblico limitato di 6 max 8 studenti motivati che la seguiranno passo passo in un workshop intensivo. Il laboratorio prevede shooting, editing e manipolazioni. Rispondete a questa mail per info. È un’occasione unica per vedere in carne ed ossa una ragazza di ferro, dal cuore di piuma, che viaggia con le pop star e fotografa fiori selvatici nell’east end di Londra. What’s not to like. Il pop up show sulle nostre fanze sarà in prossimità delle feste per permettervi di fare i regali in grande stile, tenetevi liberi il weekend del 19 dicembre. L’asta al buio sarà bandita dalla grande Camilla Filippi, e sarà nei giorni tra Natale e Capodanno: il numero di partecipanti sarà limitato ahimè, e sarà necessario prenotarsi per tempo, ma su questo vi scrivo meglio più in la’.
Ok you have all the news. Keep warm and dry. love g
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When Quino was 4 or 5 we used to celebrate his birthday parties at this one mcDonalds that is sitting between Testaccio and Trastevere. It was just out of convenience, as that was halfway thru everyone he knew and everything. Yesterday I went there for dinner, after my last class, by myself, caught a glimpse of this middle age photography teacher, in the glass doors, all dressed up in his father’s clothes, about to eat junk food and I felt his pain.
A few weeks back I had walked past it only to see Nicholas there waiting for his cheeseburger with two girls from his class. They were happy, having fun. When he got back home I asked him about his double date ad he said, sometimes I feel like at McDonald’s hey don’t have enough money to include taste in their sandwiches.
Strange that a place like that has already been a backdrop of so many meaningful things for me. Anyways I have some exciting news: Canadian born and London based and long standing Raw Messina artist/photographer Alexandra Waespi will be our guest for a month long residency in the month of December and very extraordinarily will open the doors to her studio and practice ( shooting! editing! manipulations! ) to a limited number of participants in a workshop to be held on the 13th and 14th of next month. Maximum 6/8 peeps. Hurry and dm me replying to this email for more info.
We will also host a quick pop up and a blind auction shortly after that.
But will update you all, of course. my brave women and men of America and Commonwealth.
with love
g